Carissimi giovani, genitori, insegnanti, formatori, collaboratori e amici dell’Opera Don Bosco,
desidero iniziare questa comunicazione con una domanda che acquista sempre più valore: come state? Spero davvero tutti bene.
Riguardo a noi, posso assicurarvi che tutti i confratelli della comunità sono in buona salute, così pure tutte le famiglie del personale docente, educativo ed ausiliario della nostra scuola. Abbiamo in casa i ragazzi della nostra comunità per minori che ci impegnano dal mattino alla sera, come potete immaginare; anche loro stanno tutti bene.
A tutti desideriamo essere vicini come comunità educativa e come comunità salesiana, assicurando il ricordo nella preghiera.
Qui al Don Bosco abbiamo intensificato i momenti di preghiera comunitari. Durante la Santa Messa e il Santo Rosario vi mettiamo tutti nel cuore di Gesù e di Maria Santissima Ausiliatrice. Don Bosco continui a proteggere tutta la nostra Opera e le vite di coloro che la frequentano.


Le nostre giornate sono molto piene nel tentativo di seguire al meglio i ragazzi della scuola, del CFP, dell’Oratorio-Centro Giovanile e della comunità per minori. Sono tanti i contatti telematici e telefonici che abbiamo con diverse famiglie che vivono nel disagio.
Oltre alla preghiera e al lavoro telematico, abbiamo iniziato tanti lavori di manutenzione e di pulizia. Lo facciamo come ci ha insegnato don Bosco insieme ai ragazzi.
La Chiesa è sempre aperta, ed è il luogo dove si fanno presenti i poveri che continuano a ricevere i generi alimentari, grazie all’opera di don Daniel ed alcuni ragazzi della casa Don Bosco, sempre in collaborazione con la San Vincenzo.
Allego a questa mia comunicazione due testi molto belli: il primo di Papa Francesco, la meditazione di ieri sera; il secondo del card. Tagle, “Emergenza e carità”.
Spero che possano esservi utili per la vostra riflessione personale in questo tempo dove stiamo cercando di dare senso ad una sofferenza che sembra non avere senso.
In attesa del passaggio della tempesta, ci salutiamo “a distanza” in attesa di farlo quanto prima dal vivo.
A nome di tutta la comunità educativo-pastorale, vi saluto cordialmente.
Ci assicuriamo un ricordo nella preghiera reciproca.

In don Bosco Santo
don Maurizio Verlezza e comunità

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